La pandemia da Covid ha ulteriormente aggravato la ormai annosa crisi del SSN dovuta al taglio della spesa in Sanità degli ultimi 10 anni, al blocco del turn over e delle assunzioni e al graduale impoverimento della dignità della professione, dovuta a politiche sanitarie miopi, che hanno determinato, pertanto, una forte demotivazione dei medici, con fuga dagli ospedali. Nel contempo, il ruolo rappresentato dal sindacato negli ultimi contratti precedenti l’approvazione del futuro CCNL 2019-2021, aveva subito un forte ridimensionamento, in particolare nel confronto sull’organizzazione del lavoro e sulla tutela delle progressioni di carriera, lasciando eccessivo spazio alle Aziende.
Tutto ciò impone, in particolare alle donne operanti in Sanità, che ormai rappresentano la maggioranza, una riflessione sulle particolari criticità attualmente presenti e sulle soluzioni che possano modificare il sempre più crescente disagio lavorativo.
Da questa premessa nasce l’idea di organizzare questo incontro per definire una riorganizzazione del SSN, che ponga al centro la presa in carico e la cura dei pazienti e i diritti degli operatori per poter raggiungere tale obiettivo. E’ fondamentale che coloro che operano in Sanità ritornino “soggetti” attivi dei processi e che tale autodeterminazione derivi dal lavoro sul campo e non da scelte aziendalistiche, politiche o di profitto. Nasce la necessità di un sindacato più forte, coeso negli intenti e rafforzato nei numeri, per poter conseguire tale risultato.