La trasformazione dello scenario di cura: Medici, Ingegneri e AI
Il passaggio epocale all’Itech in Medicina avviene nel momento di sua più grave crisi, ma anche di grandissima innovazione, e rende non più rinviabile la necessità di un confronto tra i vari attori operanti sulla stessa scena, tanto ambita quanto resa vuota di mezzi e risorse umane.
È sotto gli occhi di tutti, e a tutte le latitudini, una realtà in cui spazi e ruoli dei medici fanno da sfondo all’emergere di differenti professionalità, specie nell’ambito della realizzazione/progettazione/certificazione di dispositivi tecnologicamente complessi e di nuove soluzioni organizzative. Uno scenario che appare attrattivo e sempre più aperto ai non medici e, viceversa, quasi respingente per chi ha elevato a sua mission il giuramento di Ippocrate.
Per questo appare utile un incontro-confronto tra gli attori in gioco, una contaminazione, per molti versi inedita, che riproponga in versioni dialoganti nuove parole d’ordine nel futuro della Sanità, della sua organizzazione e formazione. Per ridisegnare gli spazi che dovranno rimanere propri delle vocazioni professionali e quelli che, nella carenza sempre maggiore di tempo e di relazione, vedono apparire nuovi professionisti. Con l’obiettivo comune di rafforzare e realizzare il migliore e maggior beneficio del convitato di pietra, il famoso paziente, cui deve essere votato nella sua interezza il sistema sanitario.