Una delle definizioni della Comunicazione la descrive come “uno scambio interattivo fra due o più partecipanti, dotato di intenzionalità reciproca e di un certo livello di consapevolezza, in grado di far condividere un determinato significato sulla base di sistemi simbolici e convenzionali di significazione e di segnalazione secondo la cultura di riferimento”. Etimologicamente COMUNICARE significa mettere in comune, ha quindi a che fare con la relazione e con la condivisione ed è proprio questo il particolare che rende profondamente diverso il processo della comunicazione dal passaggio di informazioni e non ha a che fare solo con la capacità di parlare o con l’arte oratoria.
Dal punto di vista professionale saper governare il processo della comunicazione è una competenza molto utile in quanto ci permette di economizzare il tempo, di evitare i malintesi, di ridurre i conflitti e di indirizzare il messaggio verso una specifica direzione.
Uno dei più importanti teorici della Comunicazione, Paul Watzlawick, ha definito cinque principi che regolano il processo; nel primo e più famoso, egli afferma che “non si può non comunicare” perché qualunque nostro comportamento è una forma di comunicazione e poiché non esiste il non comportamento, è impossibile non comunicare. Se è impossibile non comunicare, allora è meglio farlo bene.